CUCINA & VINI, Redigaffi in undici mosse, di Fabio De Raffaele

Redigaffi (il suo nome deriva da un torrente che si trova a Notri, dove risiede l’azienda) è senza dubbio la punta di diamante della produzione dell’azienda Tua Rita. Tutto è nato nel lontano, poi non molto, 1984, quando Rita Tua e Virgilio Bisti, decisero di acquistare una proprietà con un vecchio rudere con annesso terreno di nove ettari, uno dei quali destinato alla vite. Rita e Virgilio inizialmente pensarono di produrre il vino per un consumo personale, non sapevano che sarebbero stati colpiti dal fascino della sua produzione. Complice anche un giovane Luca D’Attoma, appassionato di vini bordolesi, iniziarono l’avventura che in soli dieci anni li porterà a mettere in produzione gli attuali trentacinque ettari. Il 1994 fu la prima annata del Redigaffi, un vino oggi famoso in tutto il mondo, apprezzato da appassionati e critici, memorabile i cento centesimi dato da Robert Parker alla vendemmia 2000, capace di competere con i più grandi merlot del globo. Di recente abbiamo avuto il piacere di partecipare a una verticale di Redigaffi tenutasi in azienda, alla presenza dei titolari e con la partecipazione di Luca D’Attoma, undici annate più due campioni di botte; vi riportiamo le nostre impressioni. Un 1996 dai lampi granata, ricco di spezie e mineralità, non a caso l’azienda si trova in quella zona che è identificata come colline Metallifere, denso di cioccolata e polvere di caffè, con un frutto in secondo piano, con un tannino che ricorda il velluto e affascina il palato e la mente con la sua persistenza.

Redigaffi in undici mosse

 Redigaffi (il suo nome deriva da un torrente che si trova a Notri, dove risiede l’azienda) è senza dubbio la punta di diamante della produzione dell’azienda Tua Rita. Tutto è nato nel lontano, poi non molto, 1984, quando Rita Tua e Virgilio Bisti, decisero di acquistare una proprietà con un vecchio rudere con annesso terreno di nove ettari, uno dei quali destinato alla vite. Rita e Virgilio inizialmente pensarono di produrre il vino per un consumo personale, non sapevano che sarebbero stati colpiti dal fascino della sua produzione. Complice anche un giovane Luca D’Attoma, appassionato di vini bordolesi, iniziarono l’avventura che in soli dieci anni li porterà a mettere in produzione gli attuali trentacinque ettari. Il 1994 fu la prima annata del Redigaffi, un vino oggi famoso in tutto il mondo, apprezzato da appassionati e critici, memorabile i cento centesimi dato da Robert Parker alla vendemmia 2000, capace di competere con i più grandi merlot del globo. Di recente abbiamo avuto il piacere di partecipare a una verticale di Redigaffi tenutasi in azienda, alla presenza dei titolari e con la partecipazione di Luca D’Attoma, undici annate più due campioni di botte; vi riportiamo le nostre impressioni. Un 1996 dai lampi granata, ricco di spezie e mineralità, non a caso l’azienda si trova in quella zona che è identificata come colline Metallifere, denso di cioccolata e polvere di caffè, con un frutto in secondo piano, con un tannino che ricorda il velluto e affascina il palato e la mente con la sua persistenza.

Redigaffi in undici mosse

 Redigaffi (il suo nome deriva da un torrente che si trova a Notri, dove risiede l’azienda) è senza dubbio la punta di diamante della produzione dell’azienda Tua Rita. Tutto è nato nel lontano, poi non molto, 1984, quando Rita Tua e Virgilio Bisti, decisero di acquistare una proprietà con un vecchio rudere con annesso terreno di nove ettari, uno dei quali destinato alla vite. Rita e Virgilio inizialmente pensarono di produrre il vino per un consumo personale, non sapevano che sarebbero stati colpiti dal fascino della sua produzione. Complice anche un giovane Luca D’Attoma, appassionato di vini bordolesi, iniziarono l’avventura che in soli dieci anni li porterà a mettere in produzione gli attuali trentacinque ettari. Il 1994 fu la prima annata del Redigaffi, un vino oggi famoso in tutto il mondo, apprezzato da appassionati e critici, memorabile i cento centesimi dato da Robert Parker alla vendemmia 2000, capace di competere con i più grandi merlot del globo. Di recente abbiamo avuto il piacere di partecipare a una verticale di Redigaffi tenutasi in azienda, alla presenza dei titolari e con la partecipazione di Luca D’Attoma, undici annate più due campioni di botte; vi riportiamo le nostre impressioni. Un 1996 dai lampi granata, ricco di spezie e mineralità, non a caso l’azienda si trova in quella zona che è identificata come colline Metallifere, denso di cioccolata e polvere di caffè, con un frutto in secondo piano, con un tannino che ricorda il velluto e affascina il palato e la mente con la sua persistenza.

Redigaffi in undici mosse

 Redigaffi (il suo nome deriva da un torrente che si trova a Notri, dove risiede l’azienda) è senza dubbio la punta di diamante della produzione dell’azienda Tua Rita. Tutto è nato nel lontano, poi non molto, 1984, quando Rita Tua e Virgilio Bisti, decisero di acquistare una proprietà con un vecchio rudere con annesso terreno di nove ettari, uno dei quali destinato alla vite. Rita e Virgilio inizialmente pensarono di produrre il vino per un consumo personale, non sapevano che sarebbero stati colpiti dal fascino della sua produzione. Complice anche un giovane Luca D’Attoma, appassionato di vini bordolesi, iniziarono l’avventura che in soli dieci anni li porterà a mettere in produzione gli attuali trentacinque ettari. Il 1994 fu la prima annata del Redigaffi, un vino oggi famoso in tutto il mondo, apprezzato da appassionati e critici, memorabile i cento centesimi dato da Robert Parker alla vendemmia 2000, capace di competere con i più grandi merlot del globo. Di recente abbiamo avuto il piacere di partecipare a una verticale di Redigaffi tenutasi in azienda, alla presenza dei titolari e con la partecipazione di Luca D’Attoma, undici annate più due campioni di botte; vi riportiamo le nostre impressioni. Un 1996 dai lampi granata, ricco di spezie e mineralità, non a caso l’azienda si trova in quella zona che è identificata come colline Metallifere, denso di cioccolata e polvere di caffè, con un frutto in secondo piano, con un tannino che ricorda il velluto e affascina il palato e la mente con la sua persistenza.

Redigaffi in undici mosse